alessandrozero ha scritto:ftalien77 ha scritto:Può essere che sia come dici tu. A me pare tanto che mi abbia dato dell'imbecille perché non mi ero accorto che cosa fosse ciò che ho fotografato.
Lungi da me. Il mio entusiasmo per la casarca è perché mi piace tantissimo, ha un portamento elegante, colori armonici, sfumature tono su tono splendide. Anche solo per un fattore estetico le dedicherei un book, fosse così semplice incontrarla. C'è poi l'aspetto naturalistico.....per me prioritario. L'intento era di offrire indicazioni, non sono state utili, fa parte del gioco.
Per me approcciarsi alla fotografia naturalistica partendo dai capanni preconfezionati è un pò come andare in una casa chiusa per imparare a muovere i primi passi con la donna che interessa.
Ok, ci siamo chiariti. Sappi però che quando scrivi che tagliare le zampe ad una casarca è da ritiro della patente da fotografo stai comunicando un giudizio sulla persona. Persona che, magari, poteva essere (o può essere ancora) alle prime armi, oppure poteva trovarsi in condizioni che non hanno permesso di operare diversamente, non lo ricordo, la foto è del 2009 ed avevo la reflex da un paio di mesi.
Inoltre preferisco una cosa bella, ma fotografata male, che niente.
Le indicazioni sull'approccio a questo genere fotografico mi interessano sinceramente, vorrei coniugare il desiderio di camminare e perdermi nella natura (mio da sempre, io sto bene da solo in un bosco e dalla prima infanzia mio padre mi portava sulle cime del Trentino. A piedi, non come adesso che si arriva in macchina ai rifugi e poi si cammina mezz'ora) con la passione, forse da eterno dilettante, per la fotografia.
Sui capanni non ho opinioni, ma avendone vicino a casa li uso almeno per dare un'occhiata.
La competenza sulle specie verrà, ma vorrei prima vedere di avvistarle.
PS: la casarca... son passati molti anni, ma ho il forte sospetto di averla fotografata in un parco urbano di Bologna.