inge26665 ha scritto:... Le poche volte che uso la pellicola, lo faccio sempre con la Z1p.
Ricordo di averne una solo quando leggo di lei qui sul forum ... in effetti, è una fotocamera eccellente, con i dati di targa forse migliori di qualsiasi altra reflex analogica di Pentax (otturatore col tempo di 1/8000, sincro flash 1/250 ecc); eppure, non sono mai riuscito ad amarla: saranno le plasticacce oscene con cui è costruita, il vincolo alla sola batteria 2CR5, costosa e di scarsa durata, non so, ma non è mai scattato l'amore. Le ho sempre preferito l'MZ-S ...
Tornando in topic, aggiungo un'ulteriore considerazione a quanto detto fin qui: ho scoperto, spulciando un po' in rete, che il costo dei trattamenti è salito di pari passo a quello delle pellicole: ci vogliono dai 5 ai 7 euro per sviluppare un negativo, 8-10 per le diapositive. Se volessi farmi un rullo di Velvia come ai bei tempi, mi verrebbe a costare un euro a scatto. No, grazie. Inoltre, vedo che tutti i laboratori stampano solo con procedimento digitale: scansionano i rulli (un tanto al kilo, ovviamente, non credo che perdano tempo a curare le immagini fotogramma per fotogramma, come facevo io quando lavoravo con lo scanner) e poi stampano i file risultanti. Alla luce di questo, quale può essere lo scopo di usare la pellicola, per l'ipotetico giovane acquirente (i fotoamatori come noi fanno ovviamente eccezione), se non quello di aderire ad un comportamento di tendenza? Credo che domx abbia centrato perfettamente il punto ...
Spero che questa moda prenda piede, così magari i prezzi delle vecchie reflex analogiche saliranno: ne ho ancora alcune interessanti